martedì 22 febbraio 2011

Morsi e Monsoni.

I fiumi seguono calmi il loro corso. La nostra produzione segue il suo corso, forse un po' meno calmo di quello dei fiumi e della vita Cambogiana.
Elettrizzante a volte, stressante e frettoloso altre, colpa dell'impazienza che ci prende quando si vuole raggiungere l'obiettivo a tutti i costi come se fosse l'ultimo giorno di lavorazione.
Una cosa bella del set e della produzione cinematografica è la crew, la vita comunitaria. Non che questa sia particolarmente esaltante (non sono in vacanza con gli amici), ma il fatto di essere tutti insieme a perseguire lo stesso obiettivo, a condividere le stesse difficoltà è qualcosa di molto interessante; è per questo che in questo blog parlo spesso al plurale, senza specificare fatti o persone. Per me (e spero per tutta la troupe) qualsiasi cosa succeda è colpa di tutti e di nessuno. Questo spirito è quello che permette di sopravvivere a queste avventure e a migliorarsi ogni giorno. 
Negli ultimi giorni abbiamo lasciato la location del bordello e abbiamo finalmente intrapreso la strada.
Ora comincia il road movie. Alcune location molto spettacolari, altre trovate all'improvviso. Ci si ritrova in mezzo alla jungla, con i contadini che passano increduli ed incuriositi pascolando indifferenti vacche e bufali, o in mezo ad una scuola pubblica dove l'insegnante di inglese non lo capisce bene ed i bambini sono tutti vestiti uguali, o ancora in mezzo ad una strada appesi ad una scala a riprendere un rapper cambogiano vestito da poliziotto che cerca di far ridere senza scimiottare nessuno.
Sotchie sposta un benzinaio, ve lo avevo accennato che qui la situazione benzina è un po' particolare...
Questo bidone è un grande classico, accompagnato spesso da banchetti di legno ripieni di bottiglie (di vetro e di plastica) di cocacola, bigcola e simili, ripieni di benzina non proprio purissima...


Ed in mezzo c'è la Cambogia, con le sue lentezze, con i suoi colori, e soprartutto con i suoi monsoni in anticipo!
Dicono che non si è mai visto tanta pioggia nella stagione secca. 
Personalmente mi piace molto, ad un certo punto si alza il vento e iniziano lampi e tuoni, e uno scrosciare d'acqua che spesso ti lascia affascinato. A volte penso che potrebbe venire giù tutta di un botto, tipo lavaggio. 
I Cambogiani suggeriscono di non bere la prima pioggia che è inquinata... dopo i primi giorni poi si può iniziare a raccoglierla.
 La prima pioggia porta entusiasmo.
Quanto a me avrei voluto parlarvene a giochi fatti, ma il dottore arriva alle 11 e quindi non posso ancora dare la certezza che nella vita non si sa mai.
Ma dopo alcune consultazioni con occidentali, veterinari e medici, si è scoperto che le statistiche dicono che in Cambogia 1 cane su 2 ha la rabbia. Il mio morso non era dei peggiori, ma meglio non correre rischi.
E allora abbiamo mandato un driver fidato fino a Phnompen all'istituto Pasteur (maledetti francesi), a ritirare un vaccino per me. 6 iniezioni da fare per il modico prezzo di 26 dollari. 
Molto bella l'immagine di questa mattina con Duccio che cammina per le strade con la borsa del ghiaccio in mano puntando con convinzione l'ambulatorio. Ma come detto il dottore non è ancora arrivato e mi tocca aspettare. 
Per ora vado in giro a sbavare qualche bambino e mordere i passanti. Il virus si diffonderà nel mondo, ma non nel mio corpo!
Alla prossima.

mercoledì 16 febbraio 2011

Weekend and war

Ed eccola qui la location di questa settimana e mezza. Il bordello! Diciamo che ne esistono di simili, ma la maggior parte sono sulla strada, in cemento, con ampi ingressi dove i papponi parcheggiano il suv e le motorette, dove le ragazze parcheggiate sul marciapiede davanti all'ingresso (ed alcuni ragazzini) offrono dapprima massaggi, poi youmyoum, poi bumbum...
Il nostro bordello è in una palafitta sul fiume nel mezzo di un villaggio di pescatori.
Gente che vive sulla pesca di piccoli pesci, ma sopratutto di granchi. Al mattino verso le 4-5 ritornano i pescatori e durante kla colazione e la prima mattinata, donne, bambini, giovani e vecchi si mettono a spolpare granchi in quantità. Ne vendono la carne e fanno seccare gli avanzi dello scheletro, che poi venderanno come concime per il terreno. Non si butta via niente. Tutto mentre i pescatori instancabili aggiustano le reti, puliscono la barca, e mentre noi invadiamo con i nostri, per loro scortesi,  modi occidentali la loro "tranquillità" con mototre-ciak-azione, zitti tutti, tutti fermi, spegnete i cellulari cazzo!

La marea sale e scende, noi ci cuociamo sotto il gran caldo cambogiano, dice che in marzo aumenterà.
Giornate lunghe, per fortuna di mezzo c'è stato una rilassante domenica alle cascate e al mare a mangiare gamberi e granchi. Un po' di sole e bagni e tuffi, e una personale bellissima passeggiata lungo il fiume un  po' asciutto, fino ad arrivare ad un isolamento molto mistico fra fiume e jungla. Credo di aver intravisto una scimmia, che al momento di andarmene, avendo rotto il silenzio, si è lanciata su di un ramo che però si è spezzato. Ho visto solo un'ombra cadere appesa a questo ramo nell'impermeabilità della jungla.
Cascate un po' asciutte... è la stagione secca questa.


Duccio fraternalizza con un locale dopo aver vinto con lui una partita a beachvolley. 3-2 e tutti a casa.
La rilassante domenica era stata però anticipata da un interessantissima e strana serata al Karaoke.
Adesso so cos'è un karaoke.
Stavo camminando in giro per kohkong a fare foto, quando mi fermano i ragazzi locali che lavorano con noi sul set. -Dai dai, vieni con noi, c'è un party.. ci divertiamo un casino...
E perchè no. una birretta ad un party cambogiano ci sta tutta.
Bè il loro party è chiudersi in una stanza fra di loro con 4 ragazze sconosciute che erano parcheggiate all'ingresso, una tv, 2 casse enormi già sfondate, wiskey and soda e mango verde.

Un bordello? no.
è un po' differente, probabilmente se paghi ti porti a letto quello che vuoi, ma ci si va per divertirsi, bere e cantare con gli amici al fianco di ragazze che puoi toccare e baciare, solo se loro se lo lasciano fare.... Ma il bordello è un'altra cosa.... Mha.. sono incuriosito e sto cercando di capirne di più. Vi farò sapere.

Va bè. per oggi bene così.
Stiamo bene. C'è chi ancora deve vaccinarsi lo stomaco e viaggia dal vomito all'indisposizione con tenacia molto sportiva, c'è chi crolla e sta 2 giorni a letto con un male un po' indefinito, c'è chi si prende delle scottature al coppino con splendido segno di abbronzatura del cappello sulla testa pelata; e c'è chi come mè deve correre all'ambulatorio a farsi disinfettare un morso di cane! Mannaggia al cane, manco l'ho guardato io e lui zac! mi morde. Piccolo cagnetto e piccolo morso, ma qui ovviamente le vaccinazzioni non sanno neanche dove stanno di casa. All'ambulatorio comunque sono bravi: hanno studiato in francia loro. Mi dicono di non preoccuparmio. Non lo farò.

Ah, quasi dimenticavo. Weekend and war perchè non so se lo sapete, ma i governi di tahilandia e cambogia hanno deciso una tregua, ma la situazione rimane comunque tesa.
Noi qui non dovremmo avere problemi, anche se tutti fanno un po' i duri. Ieri i thai hanno fatto un'esercitazione con finte bombe, di contro i cambogiani sono partitio con barchette in pompa magna a farsi vedere attivi con anche osservatori internazionali.
Ma la guerra è a nord, non qui. Tutto per un 2kmq di terra dove 'c'è un tempietto, già dichiarato patrimonio dell'umanità dall'unesco e già dichiarato di proprietà cambogiana.. ma vabbè. non credo ci sia una ragione o un torto. Da un lato fanno i gradassi, dall'altro sono un po' fanatici.
Staremo a vedere.
Ciao.
Statemi bene.

giovedì 10 febbraio 2011

Let's start shooting!

Come promesso ecco il video dei monaci!  Scusate la qualità, ma come vi ho già detto internet non è molto veloce e non si può caricare roba eccessiva!

Motore, ciak, azione!
Classico inizio per una puntata di questo blog che finalmente dimostrerà che non sono in vacanza!
Lo shooting è iniziato finalmente, e come sempre regala stanchezza e stress, ma tanta tanta gioia e soddisfazione a fine giornata.
Vorrei vivere sul set!
Ok, le nostre condizioni non sono proprio quelle di un set classico, ed è proprio questo forse che fa si che   sia tutto magico e speciale.
Se dovessi parlare delle condizioni però.... ehm.. diciamo che ometterò qualche cosa, e che però le foto riveleranno situazioni un po' estreme. Anche a livello personale, con i cambi di ruolo che ho avuto, mi sono dovuto mettere in gioco parecchio e sono arrivato ai primi giorni di shooting un po' stanco. Ma fra due giorni è domenica. E ci si riposa.
Sveglie all'alba (anzi prima) un paio di giorni, una delle quali con 5 ore di sonno alle spalle visto che il giorno prima si è girato fino alle 24! Il sindacato avrebbe da ridire.
Paesaggi e luoghi curiosi che ora vi mostro e descrivo grazie alle foto di Pietro Freddi, art director e production designer, fotografo di scena.



I primi 3 giorni di riprese si sono svolti a Baklong. Ovviamente siamo stati l'attrazione maggiore del paese.
Il paesino si disloca su di un promontorio fra la foce di un fiume e l'oceano. una lingua di terra in passato molto contesa fra Tahilandia e Cambogia, oramai Cambogiana da molti decenni, ma abitata da quasi tutti Tahilandesi. Non so se dalle vosytre parti arriva qualcosa, ma noi siamo abbastanza in apprensione per la guerra (scaramucce) di frontiera fra Tahilandia e Cambogia. Gli scontri sono al nord, ma l'altyra sera mentre giravamo è saltata la luce, e c'è stata un'oretta di apprensione, perchè la corrente da queste parti arriva dalla Tahilandia e si temeva una ritorsione. Probabilmente lo è stata, ma è durata poco.
In caso però la situazione si inasprisca, abbiamo già un piano B. Chiderci tutti dentro l'OASI resort con un bel cartello "siamo tutti stranieri"!

Particolarità di Baklong, come forse avete notato, è la pattumiera! Ovunque! Tanta e maleodorante! Lo chiamiamo The Plastic Continent, per farvi capire.
Dentro questa pattumiera ci fanno di tutto. le galline le uova, i bambini i giochi e le casalinghe ci stendono i panni!


Che dire dei pescatori: tanti, poveri, ma con tanto pesce. Da queste parti c'è un problema di sovrapesca. Un po' a causa dei poveri pescatori stessi, che sono tanti vicino alle rive, ma sopratutto per i giapponesi ed i cinesi che in acque alte pescano di tutto e di più con tecniche poco ortodosse.
Non centra molto, ma se vi interessano i delfini ed i giapponesi guardatevi "The Cove": documentario interessante.



Tutti al lavoro, la nostra piccola protagonista compresa! Brava Moni Roth! inizia a capire il mestiere.


A Baklong c'è pure un cinema!!!!

Duccio ruba suoni in giro!

e si mette in posa con Alex (1st AC)

Il Boom Operator si nasconde!




Splendidi barbieri per tutto il paese, uno usato anche per una scena. Qui si curano molto mani, piedi, unghie, peli, capelli, contorno occhi... uomini e donne. Uomini anche con unghie lunghe: che orrore!

la vera regista!!
IL RIPOSO DEL GUERRIERO.

A presto gente.
Alle prossime didascalie!

domenica 6 febbraio 2011

The Day Before


Ecco ve l'avevo detto che internet sarebbe diventato complicato. Fra le pessime connessioni ed il delirio pre shooting non sono riuscito ad aggiornarvi a dovere.
Foto nuove ne ho un po', e anche qualche nuovo racconto; ma oggi devo dedicare il post ad un evento magnifico!

Abbiamo ricevuto la benedizione dai monaci del monastero di Chaotenanhg (non mi ricordo come si scrive.) Una cerimonia sobria, molto emozionante (le bambine hanno pianto tutto il tempo); si portano 2 sacchi da 20 kg di riso, incensi e altri piccoli doni. Si accendono gli incensi e si chiedono ciò che si vuole davanti alla statua. Poi in fronte ai monaci si toccano simbolicamente le offerte e gli oggetti che si vogliono benedire. Dopodichè i monaci cantano e ti donano la benedizione anche attraverso lanci di petali di buganville e acqua (santa?).
Volevo postarvi anche un paio di video, ma per ora non riesco a farlo. lo farò appena possibile.
Nel frattempo guardatevi queste foto (gentilmente concesse da Stefania Fumo) e ascoltatevi il canto dei monaci!
http://soundcloud.com/dubbio/monkblessing


mercoledì 2 febbraio 2011

Happy New Year

Nel disperato tentativo di scaricare 80Mb di materiale per apportare modifiche ad un vecchio lavoro, mi ritrovo al "Caffè Laurent", chiccosissimo internet caffè.
Leggo volentieri quest'articolo: http://www.internazionale.it/?p=28479. Leggetelo, o compratevi Internazionale che c'è altro oltre all'oroscopo. Un pensiero al Lambo e alla Manu che mi sa che al Cairo settimana scorsa hanno avuto un po' di paura. Cacasotto! era solo una piccola rivoluzione con carri armati per le strade. Noi non ci siamo abituati, ma forse dovremmo iniziare a farci un pensierino.

Dimenticavo: Happy New Chinese Year!
Proprio così.
Botti ovunque, birra e.. bo vedremo che combineranno questi Khmer.

cit.: Oggi più che mai vale il vecchio motto di Mao Zedong: “Grande è la confusione sotto il cielo – la situazione è ottima”.
D.

martedì 1 febbraio 2011

Day#6



Ecco un buon motivo per cui faccio il fonico: fare l'aiuto regia in pre produzione è uno sbattimento notevole!
Scheduling compilato 1 volta, poi una seconda con il produttore, poi una terza con anche la regista ed infine una quarta volta con il dop. Tutto condito da attori che ti chiamano e ti cambiano le disponibilità così, a loro piacimento.
Due giorni seduto alla scrivania mentre fuori c'è il sole e l'oceano indiano!!! 
Bè dai. Ho imparato una cosa nuova! Il giorno dell'inizio delle riprese si avvicina e oramai conosco a memoria tutte le date, i conti e  le tempistiche del film. Ora sta tutto nel rispettare le previsioni.
Aggiungiamoci che il boom operator che doveva assistermi oggi non si è presentato... 
Comunque di organizzatori come me, Guido ed il buon Rod (productionmanager Cambogiano) ce ne sono pochi. Vi stiamo tirando su un film on the road coi fiocchi!

Il morale rimane alto, la regista rasenta già la crisi di nervi e alcuni diabolici cambogiani si stanno scervellando per scucirci tutti i soldi possibili.
Oggi si sono presenati due "funzionari dell'ufficio del lavoro" a chiederci una tassa di 100 dollari per ogni visto lavorativo emesso...  !!!??? ma il visto non l'ho pagato 10 giorni fa all'aereoporto???
Si risolverà, speriamo, in una cena simpatica in cui si ringrazia dell'interessamento e si cerca di abbassare la suddetta "tassa", per non correre il richio che nottetempo mi rubino microfoni, registratore ecc... 
Va bè, non dovrei bneanche scriverle ste cose, mi raccomando: acqua in bocca!


Vi ho parlato del mio primo bagno sull'oceano indiano? Sabbia bianca, acqua calma, pulita e calda, palme, mangrovie, conchiglie multicolori, spiaggia semi deserta popolata solo da granchi che scappano frenetici al tuo arrivo e da alcuni Gamberoni al pepe (grandi come una mia mano aperta) nel piatto. Roba da depliant turistico. Per le foto andate a fare un giro all'agenzia di viaggio più vicina.



Fra il mio equipaggiamento non ho potuto portartmi dietro i walkietalkie perchè in Cambogia sono un po' rigidi a riguardo al materiale paramilitare (il passato insegna), anche col generatore c'è qualche problema... In compenso i walkietalkie che mi affittano qui è roba da NASA e c'è un poligono di tiro vicino a PhnomPen dove ti fanno provare quasi tutte le armi che i russi hanno costruito da Federico II in poi. Sparare un colpo di bazooka costa tipo 50 dollari. Il prezzo della pallottola praticamente.
raro esemplare di casa galleggiante in costruzione

Oggi ho comprato il tamarindo (frutto, non sciroppo!). Devo solo capire come cucinarlo. In Senegal lo usavano parecchio, qui c'è nè molto ma non ho ancora asaggiato nulla col tamarindo. I mango verdi con il sale e pepe in compenso sono deliziosi.



Salut a tout.
A bientot.